No alla legge contro l'omofobia

domenica 25 gennaio 2009

La preghiera è la medicina che guarisce

Cari amici, Vi riporto le parole della recente News letter di Radio Maria, trovo che queste parole che cirivolge padre Livio siano un toccasana e se ascoltate un vero tesoro per la nostra vita e per i nostri cari:

" La preghiera è la medicina che guarisce". Queste parole della Regina della pace vanno prese alla lettera. Noi siamo come un fiore che, senza qualche goccia d'acqua ogni giorno, appassisce e muore.

La preghiera, se fatta col cuore, è una medicina straordinaria che guarisce tutto l'uomo. Guarisce la mente, che viene liberata dalle oscurità, dalle preoccupazioni e dalle ossessioni quotidiane. Guarisce il cuore, perchè porta la pace e la serenità. Guarisce la volontà, perchè infonde forza e costanza. Anche il corpo ne viene beneficato.

Non ci sono medicine che possano guarire dal male di vivere, dagli scoraggiamenti, dalle angosce e dalla disperazione. Ciò che non ti può dare la medicina, te lo dona la grazia della preghiera.

Trova ogni giorno qualche momento per rientrare in te stesso e per ritrovare Gesù nel tuo cuore. Non solo è l'amico con cui confidarti, ma è anche il medico che ti guarisce. La sua luce e la sua forza risanano tutta la nostra persona, ben oltre le possibilità di cui l'uomo dispone.

Vostro Padre Livio"

giovedì 22 gennaio 2009

Mercedes Bresso incivile!

Cari amici Vi riporto parte dell'articolo di Avvenire di oggi (22-1-09) sul caso Englaro:

Il presidente della Regione Piemonte Mercedes Bresso - che si era detta disponibile ad accogliere nelle strutture sanitarie regionali Eluana - dopo l'intervento critico dell'arcivescovo di Torino ha detto oggi,intervenendo alla trasmissione "24 Mattino" su Radio 24che «Non viviamo in una repubblica di ayatollah, nella quale il diritto religioso fa premio sul diritto civile».

La risposta di Mantovano. «Quanto la presidente Bresso dice del cardinal Poletto è obiettivamente incivile». Lo dichiara il sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano. «Quando il card. Poletto richiama l'inviolabilità di ogni vita umana, qualunque sia la sua condizione - dice Mantovano - non recita la versione cattolica dell'ayatollah: sottolinea un dato di diritto naturale, constatabile da chiunque, qualunque sia la sua confessione religiosa».

«Che Eluana sia viva, che non sia in condizione di morte imminente, che su di lei non sia praticato accanimento terapeutico... tutti questi elementi non derivano dal catechismo - aggiunge Mantovano - ma dalla obiettiva osservazione della realtà». «Non è in atto una guerra di religione - conclude
Mantovano - ma di civiltà della vita».

Poletto. Il cardinale Severino Poletto, arcivescovo di Torino, intervistato aveva dichiarato che «i medici cattolici che si trovassero a lavorare nell'ospedale dove si intende interrompere l'alimentazione di una persona, dovrebbero obiettare e rifiutarsi. La legge di Dio prevale su quella dell'uomo».

Fra tre o quattro giorni, infine, è attesa la sentenza del Tar della Lombardia sulla richiesta di annullamento del provvedimento con cui la Regione Lombardia lo scorso settembre aveva proibito al personale delle strutture sanitarie di effettuare l'interruzione dell'alimentazione e idratazione artificiali alla Englaro, come invece avevano disposto i giudici della Corte d'Appello di Milano.

giovedì 8 gennaio 2009

«Le suore sono vive, ma la trattativa è difficile»


«Sono venuta qui a scuotere l'albero, ho trovato la massima collaborazione e disponibilità delle autorità keniane e somale, tutto quanto era possibile intraprendere è stato intrapreso: ma il quadro è ancora fosco». Così Margherita Boniver, da ieri a Nairobi su incarico del ministro degli Esteri Franco Frattini, ha fatto il punto sul dramma delle due suore italiane rapite in Kenya, a cavallo del confine - peraltro inesistente - con la Somalia, nella notte tra il 9 ed il 10 novembre scorsi. Sono comunque vive e stanno tutto sommato bene, ha confermato l'ambasciatore italiano in Kenya Pierandrea Magistrati.

«Dopo due mesi - ha sottolineato Boniver incontrando alcuni giornalisti - la vicenda da molto grave è ormai divenuta intollerabile. Una vicenda umana, ma anche politica visto che le sorelle sono state rapite in Kenya, prima di essere trasferite in Somalia. Il ministro dell'Interno keniano Geroge Saitoti, nell'incontro molto costruttivo che abbiamo avuto, mi ha detto che si era pensato anche ad un blitz armato per liberarle, poi sospeso: e io dico per fortuna, i rischi sarebbero stati enormi».

Nessuna conferma invece alle parole del segretario di Stato vaticano, cardinal Tarcisio Bertone, secondo cui ci sarebbero stati contatti telefonici con le due suore: «Non mi risulta», ha detto la Boniver. L'ambasciatore italiano in Kenya, Pierandrea Magistrati, seduto al suo fianco, ha però detto: «Possiamo dire che stanno bene, almeno compatibilmente col fatto che una ha 67 anni e l'altra 60, e compiono la loro missione in zone terribili in questo Paese da 25 anni». Una conferma indiretta quindi alle voci secondo cui ci sarebbero contatti telefonici da circa otto giorni, il che farebbe sperare che la trattativa abbia superato il punto di stallo in cui sembrava essere precipitata nella seconda metà di dicembre.

«Il problema - spiega Boniver - che ha alle spalle numerose missioni umanitarie in favore di italiani sequestrati - è che in Somalia non c'è neanche un fantasma di autorità con cui si possa intavolare una trattativa; e, ad essere più precisi, ci sono segnali inquietanti che possa precipitare in una Repubblica islamica, il che fa rizzare i capelli sulla testa ai Paesi confinanti». Boniver ha avuto oggi incontri ai massimi livelli. Oltre al premier keniano, il ministro degli Esteri, dell'Interno, e del Turismo; quindi il premier ed il presidente ad interim somalo, oltre al leader dell'ala moderata dell'opposizione islamica. Domani il rientro a Roma, e sabato l'incontro con il ministro Frattini ed il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta per ragguagliarli sulla situazione.

giovedì 1 gennaio 2009

Buon 2009... e la Pace

Cari amici dopo il Natale eccoci all'inizio di un nuovo anno carico di speranze e di aspettative.

Vorrei augurarvi che si realizzino i vostri porigetti più cari, quelli a cui tenete più e che custodite nei vostri cuori.

Vi consiglio in questo mese d'inizio anno la lettura del messaggio per la Giornata mondiale per la Pace 2009 scritto da papa Benedetto XVI.

Buona lettura e mi raccomando di continuare a pregare...